DIMOSTRATI GLI EFFETTI DI LUNGA DURATA DELLA TERAPIA CON LEVODOPA

Agosto 6, 2020

La levodopa è da più di 50 anni il trattamento più comune per la malattia di Parkinson e uno studio realizzato dai ricercatori della Fondazione Grigioni, della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO  ha analizzato i suoi effetti nella lunga durata.

La naturale di progressione della malattia è in gran parte sconosciuta perché i pazienti, nel mondo occidentale, sono sempre trattati farmacologicamente; così come è rimasta sconosciuta la vera ampiezza della risposta di lunga durata alla levodopa, perché poteva essere stimata solo indirettamente nei pazienti trattati. 

Uno  studio sulla popolazione africana  ha permesso di valutare proprio gli effetti di lunga durata del trattamento sui sintomi motori anche dopo molti anni dall’insorgenza della malattia e in pazienti mai esposti al trattamento precedentemente.

Tali effetti consistono in un beneficio persistente, anche a distanza di 12 ore dall’ultima dose e anche nelle fasi più avanzate di malattia, conseguentemente, la disabilità motoria  risulta notevolmente meno grave rispetto al naturale decorso della malattia.

E’ stato notato che il farmaco protegge costantemente il paziente anche negli stadi più avanzati di malattia e, cosa più importante, è stato dimostrato che tale beneficio si mantiene anche a distanza di 4 anni dall’inizio del trattamento.

È stato dimostrato, inoltre, un miglioramento di quei sintomi, come le cadute e l’instabilità posturale, che solitamente nella malattia di Parkinson non rispondono pienamente alla levodopa e soprattutto che questa risposta è stata mantenuta nel tempo, anche a distanza di due anni, riducendo sostanzialmente il rischio di cadute e quindi di fratture.

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