PARKINSON ED INTESTINO Maggio 31, 2023 Al 15° Congresso Mondiale sull’Infiammazione del giugno 2022 sono state presentate a Roma ricerche recenti che suggeriscono relazioni tra la malattia di Parkinson e la popolazione di batteri e altri microbi che vivono nell’intestino (flora intestinale). In tale studi si stanno esaminando le possibilità che il Parkinson e altri disturbi neurodegenerativi possano essere curati con farmaci antinfiammatori mirati all’intestino, sia in fase precoce che in fase avanzata. Al centro degli studi c’è la connessione cervello-intestino, un complesso sistema di comunicazione bidirezionale che collega due sistemi nervosi: il sistema nervoso centrale ed il sistema nervoso enterico, che possiede una sua rete di neuroni incorporati nella parete del tratto gastrointestinale. Quest’ultimo comprende nervi come il nervo vago, il sistema immunitario, i neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche prodotte dai microbi intestinali. Gli scienziati affermano che ci sono prove crescenti di questa via di comunicazione bidirezionale, dove uno stress psicologico può innescare disturbi funzionali a livello gastrointestinale, ma anche una alterazione della flora intestinale può indurre disturbi cerebrali, come ansia e depressione. Da qui deriva l’alta probabilità del legame tra disturbi neurodegenerativi, come il Parkinson, infiammazione intestinale e squilibrio della flora intestinale. Sappiamo che nel Parkinson, la perdita di neuroni che sintetizzano il neurotrasmettitore dopamina, originano nel cervello un’eccessiva aggregazione di alfa-sinucleina, una proteina che ripiegandosi in modo anomalo forma accumuli. Ora ci sono sempre più prove che l’infiammazione cerebrale che determina la malattia Parkinson, non si limita al cervello, ma coinvolge anche il tratto gastrointestinale, come risulta da quantità elevate di marcatori infiammatori nel colon di Parkinsoniani. Nonostante oltre 200 anni di ricerca, finora le cause del Parkinson non sono ancora del tutto note. Ora, proprio grazie alla ricerca sulla flora intestinale, alcuni scienziati affermano di aver scoperto come alcuni ceppi di batteri intestinali rappresentino anche la probabile causa del Parkinson. Per inibire lo sviluppo abnorme di tali batteri viene raccomandata una dieta più vegetariana, con una buona quantità di fibre, e meno consumo di carne. Inoltre ai malati di Parkinson si raccomanda di evitare qualsiasi comportamento che provochi un rischio di infiammazione intestinale, e quindi evitare e gestire al meglio le situazioni di stress, come stare a contatto con la natura, coltivare amicizie e frequentare persone per voi amabili e positive. Navigazione articoli VISITA A S. MARIA IN GRADICOLORE IN LIBERTA’